La reporter di Libé e la sua guida, sono in ostaggio dal 5 gennaio. Sono tanti, troppi giorni. Così tanti che lasciano dubbi sulle reali speranze di rivederli sulla prima pagina di un giornale sorridenti e liberi. Sul giornale francese, un dossier sempre aggiornato sul caso e sulle manifestazioni a sostegno dei due rapiti.
Due notazioni: quando rapirono la Sgrena, solo allora, nelle nostre piazze comparvero i volti di Florence e Hussein. Liberata lei, liberati tutti, un vizio tipicamente italico. Secondo: oggi l’Iraq in sé, non fa più notizia; il ruolino di marcia delle esplosioni e delle vittime ha reso “normale” le notizie di attentati, sofferenza ed occupazione militare. Personalmente passo oltre e quasi non leggo più che i titoli. Follie del nostro tempo.
Assuefazione.
9 giugno 2005 alle 09:30
condivido il fatto che ormai (e purtroppo) le notizie sull’Iraq passano quasi inosservate, sarà una forma di difesa inconscia oppure sarà la troppa informazione inutile che ti fa perdere di vista le notizie importanti come questa?
ciao Leb alla prossima vedo che hai riattivato i commenti, bene.
ad maiora
9 giugno 2005 alle 10:42
ciao Ruben. ci riprovo, coi commenti, confidando nella loro coerenza ed intelligenza, stavolta. rivendico comunque la scelta fatta precedentemente, eliminandoli. mi mancavano però gli "amici" di un tempo, come te