Sono giorni che ad ogni passaggio dello spot del Tavernello, inizio a parlare da solo imprecando e gesticolando contro la tv. E’ in primo luogo uno spot brutto, finto, dove in una tavola rotonda dal taglio televisivo presenziano i produttori di Tavernello, un docente di comunicazione dello Iulm e non ricordo quale altro pseudo-esperto, tutti “incalzati” dalle domande di Fazzuoli con tanto di cartelletta degli appunti.
Una in particolare mi irrita e riguarda il posizionamento sul mercato del Tavernello: “Se prendiamo come riferimento di mercato la fascia fino a 3 euro, Tavernello è senza dubbio leader“. Grazie al… Bella forza, complimenti. Sotto ai 3 euro non ci comprate nemmeno la Coca Cola tra poco! E’ come dire che il Tavernello è il vino migliore se confrontato con i detersivi per lavapiatti…
Provatevi invece a mettere in relazione il Tavernello con i vini fino a 5 euro e dite esplicitamente che la leadership non viene misurata sulle quote di mercato ma sulla qualità del vino. Ecco, non potete. Perché già a 5 euro è possibile trovare qualcosa di dignitoso in giro, basta saper scegliere. Dignitoso vuol dire qualcosa in vetro, in primis, e che meriti di essere versato in un bicchiere.
Poi: è vero che la crisi economica incombe, ma ha senso bere un vino di merda tutti i giorni piuttosto che una sola buona bottiglia a settimana?
28 agosto 2005 alle 11:59
no way. parole sante.
31 agosto 2005 alle 11:10
ma hai sentito l’intervento del ragazzetto che fa lo studente universitario? Certo: puntano alle feste nelle aulette occupate dopo il vino scorre. Siamo alla fruttola!