Il Blog di Lebowsky

"Tiente largo, ma datte 'n limite" (cit. M. Paolini)

Google Tag Manager

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Sono pochi giorni che si parla di Google Tag Manager, nuovo tool di BigG utile a clienti ed agenzie per gestire in un unico pannello di controllo tutti i tag utilizzati per scopi di tracking e di marketing. Qui una breve descrizione e un video esplicativo.

Utile, comodo. Io però non sento di sbracciarmi serenamente e di incensare Google per un tool solo a favore di clienti ed agenzie.

Orwell and Google

Io ritengo che questo tool sia prima di tutto a favore di Google, perché in molti – data la posizione dominante del Motore di Ricerca sul mercato – non ottimizzeranno più on site i vari tag e codici, ma si concentreranno sul lavoro off site e sui vari tool che Google ha messo e metterà a disposizione nei prossimi anni.

Questo rafforzerà ancor di più la leadership di Google, nata dall’aver offerto il miglior prodotto sul mercato ma che oggi si perpetua grazie alla fidelizzazione degli utenti non solo e non più sul servizio core dell’azienda, la Ricerca, ma su servizi accessori e su politiche che definirei “scaltre”.

Tra poco sarà Google a dirci in che hotel andare, consentendoci di prenotare una stanza senza lasciare la SERP. Ci dirà come arrivarci e cosa fare attorno all’hotel, in quale ristorante mangiare, magari prenotandolo sempre dalla SERP. Ci farà vedere cosa c’è nei negozi in zona, addirittura sugli scaffali. E volendo, potremo comprarlo con Google Checkout…

Insomma, fa specie che ci siamo battuti una vita per la Privacy e contro i presunti monopolisti del mercato (vedi Microsft su cui si scagliarono tutti), per poi capitolare dietro ai sorrisi presunto-benevoli di Google.

Sarò una voce fuori dal coro, lo so.

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