Il Blog di Lebowsky

"Tiente largo, ma datte 'n limite" (cit. M. Paolini)

Quarantena

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Ci è voluta la quarantena per tornare qui sopra a scrivere, quasi tre anni dopo l’ultimo post. Nel frattempo ed anzi da prima, i Social Network, immediati e sintetici, hanno via via ucciso l’abitudine di esprimere pensieri (non richiesti) in forma estesa. Ora, blindati in casa, il tempo si dilata e torno su questi fogli bianchi digitali…

L’attuale situazione che stiamo vivendo è surreale ma anche – socialmente – interessante.

La pandemia da COVID-19 o Coronavirus ha messo il Mondo di fronte a uno scenario nuovo, almeno per la sua parte occidentale (che in Africa con Ebola e altri virus, non si son fatti mancare nulla in termini di disgrazie). Un nemico impalpabile e cinico, ci ha costretti, quantomai reticenti, in casa.

Abbiamo dovuto superare i 500 morti e i quasi 7-8.000 contagiati per ritenere davvero pericoloso per tutti il virus ad alta capacità di replica e diffusione. Colpevolmente, abbiamo assistito all’onda proveniente dalla Cina, uno tsunami, guardandola curiosi e senza capire che ci avrebbe colpito in pieno volto di lì a poco. Abbiamo cinicamente ristretto il rischio alle categorie deboli, anziani e aventi patologie pregresse. Abbiamo sfrontatamente brindato in piazza alla faccia del virus, come non ci riguardasse.

L’Italia come sempre è un Paese buffo. Ha smantellato per anni pezzi di Sanità, riducendo ad esempio i posti letto in rianimazione o chiudendo le strutture locali minori, facendo andare all’estero medici e infermieri. Ora è riuscita in pochi giorni a fare i salti mortali, ad avere un esercito di personale in trincea, a moltiplicare i posti, a modificare strutturalmente o per funzione pezzi di ospedali prima vocati ad altre patologie. E come in ogni guerra, i caduti anche tra medici, anestesisti e infermieri, è alto…

Politicamente, non si è tenuto conto di due fattori di immaturità: quella dei cittadini, prossimi all’infantilità, e quella dei media, avvoltoi incapaci di restituire spesso un’informazione corretta.

I Cittadini. Come i figli, pensano più spesso ai diritti che ai doveri… C’è voluto un quarto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, per convincerli, più o meno, a stare a casa. La moltiplicazione delle ordinanze, non ha fatto bene. Anche se sono scelte dolorose, forse andavano prese con miglior tempismo e uniformità. Nel passaggio da poche zone rosse all’estensione totale delle misure a tutto il territorio nazionale, si potevano evitare le fasi intermedie di “Lombardia zona rossa” o del misto rosso-arancio fossimo nemmeno un Arlecchino. Questi tentennamenti e la fuga di notizie, hanno comportato una fuga scomposta (e irresponsabile) da Milano e dalla Lombardia. Ne vedremo le conseguenze a breve, purtroppo. Mi chiedo se quelle persone che si affrettavano a Milano Centrale, hanno oggi un minimo rimorso. Hanno sicuramente dimostrato invece l’egoismo e l’egocentrismo dell’italiano medio, che pensa prima a sé stesso che agli altri. Fortuna ci sono anche “gli altri”, quelli che compiono il proprio dovere senza colpo ferire, quelli che si mettono al servizio degli altri, quelli che hanno adottato le misure da subito senza lamentarsi troppo.

I Media. Le news e gli speciali vanno avanti ormai da settimane. Potrebbe cadere un asteroide sulla nostra testa, ma sono tutti concentrati sull’argomento che – spaventando i cittadini – raccoglie la maggior audience. Ci sta. Un po’ meno corretto il tipo di informazione a volte. La distanza di sicurezza tra persone per evitare il contagio è passata da 1 a 4 metri e ritorno, incluse tutte le vie intermedie. Le mascherine, introvabili, servono o non servono alternativamente, solo ai malati o per non ammalarsi. Un po’ come i guanti… (a me ricordano di non portare le mani al volto, dunque hanno già una funzione utile). Colpevoli anche nel calcare la mano sui destinatari del virus, gli anziani. Hanno così dato una scusa ai giovani per continuare a vivere un po’ di giorni in più di “apericene” e di contagi. Anche diffondere indiscrezioni pur ricevute di decreti imminenti ma in bozza, forse, non è fare giornalismo ma venir meno alle proprie responsabilità in un momento in cui il bene comune deve prevalere.

Il Governo si trova in una tempesta perfetta, dunque non è il caso di criticare che per nessuno era facile navigarla. Soprattutto non è il momento questo per farlo. Ribadisco comunque che sono stati presi troppi provvedimenti in poco tempo, con il risultato di una grande confusione e di comportamenti disomogenei sul territorio.

Seguendo il community management di diversi Centri Commerciali in Italia, anche nelle zone rosse, ho notato due cose interessanti: le ordinanze di apertura e chiusura, con la definizione fluida e costantemente rivista di cosa resta aperto e in che orari, ha creato un caos indicibile. Le persone continuano a chiedere ogni giorno, quali esercizi sono aperti e quali chiusi, quali sono gli orari e come possono recarsi sul posto, se vengono presi provvedimenti o meno per l’accesso contingentato. Detto che sembra assurdo questa volontà di recarsi in luoghi di questo tipo proprio ora… la cosa invece comica è il tenore dei commenti che si registra. Mediamente offensivi verso i Centri stessi, come se seguire o meno le ordinanze per un esercizio pubblico sia solo una scelta personale e in alcuni casi non un obbligo.

Come sempre, ci siamo scoperti tutti virologi, grandi esperti, dispensatori di consigli e suggerimenti, di perle di saggezza!

Io ho la grande fortuna di avere una casa in campagna, con un giardino e un bosco, cosa che rende le giornate meno monotone e più gestibili anche con i figli. Resisteremo, ma credo sarà opportuno alla fine ripensare anche le nostre priorità, lavorative e non. Questi ritmi forzati, sono alla fine assai più naturali di quelli abituali. Cogliamo questa occasione per stare con noi stessi e valutare le traiettorie post crisi sanitaria.

Io ad esempio già so che dovrò mettermi a dieta!!! Tra cibo e vino, in casa si gozzoviglia ogni giorno… Ieri poi è arrivato un carico di Vouvray dalla Francia, che dovrò sotterrare non essendo solo mio 😀

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