Ieri sera ero in casa, tranquillamente seduto sul divano, tra la cena e il caricamento della pipa (una nuova Parker of London di cui sono molto contento). Accendo la televisione e mi imbatto, ma non è una rarità, in Otto e mezzo su La7. Argomento del giorno, il testamento biologico, l’eutanasia, la buona morte (o vita). Ospiti, oltre a Ferrara e Armeni, Ignazio Marino, Mina Welby, Mario Melazzini, Matilde Leonardi.
Non è la prima volta che se ne parli nella trasmissione, ma anche stavolta sono rimasto per la qualità e levatura del dibattito. Queste pillole andrebbero salvate e messe in teca, per non affogarle nella mediocrità della nostra tv quotidiana. Dimostrano che si può parlare con intelligenza e moderazione di problemi anche etici, con cognizione di causa anche scientifico-medica, con volontà di convincere sulle proprie idee gli altri senza insultarli o soverchiarli col solo tono della voce.
Chapeau.