Il Blog di Lebowsky

"Tiente largo, ma datte 'n limite" (cit. M. Paolini)

Apple Mail per iOS 8


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L’email sul proprio iPhone: quale App?

Paradiso e inferno, l’email e la possibilità di leggerla ovunque ci troviamo. Da una parte possiamo lavorare in riva al mare, dall’altra, portiamo l’ufficio fino in riva al mare… in barba alle vacanze e giocandoci pezzi di vita privata. Questo post però non vuole essere una tirata morale contro la tecnologia, anzi. Semmai, una condivisione delle personali esperienze d’uso e test fatti con alcuni dei principali client di posta elettronica per iPhone.

Apple Mail

E’ l’applicazione di sistema, quella che non puoi eliminare o sostituire completamente nelle impostazioni. Classico mondo chiuso Apple e nemmeno con iOS 8 che ho installato in beta 4 sul mio cellulare, è possibile operare una scelta radicale sull’applicazione alternativa di default per la posta. Peccato.

L’applicazione Mail funziona comunque molto bene. Con la release ultima, appunto prevista con il lancio di iOS 8, ha delle gesture molto utili e personalizzabili. Con gli swipe posso immediatamente decidere se mostrare come letta una mail, o archiviarla, cancellarla, accedere ad ulteriori funzioni.

Apple Mail per iOS 8

Apple Mail per iOS 8

Cosa mi manca in Mail, così tanto da non utilizzarla più? La possibilità di rimandare la lettura di una mail. Un’azione semplice, alla base di Mailbox, l’app made in Dropbox, che utilizzo oggi full time.

Mailbox

E’ l’app che ha modificato il mio approccio alla posta elettronica. Ho adottato la regola della Inbox Zero, archiviando tutti i messaggi non in lavorazione. Le mail cui posso rispondere subito, vengono scritte, inoltrate e archiviate subito dopo. Quelle che richiedono un computer sotto mano o controlli ulteriori, con un semplice swipe le rimando. Spariscono dallo smartphone ma anche dalla Gmail, per ricomparire magicamente nel momento predefinito (più tardi in giornata, domattina, inizio prossima settimana, alla data x, ecc.).

Questo video ne spiega bene la filosofia:

L’inbox pulita, vi assicuro, rigenera la mente e conferisce un ordine superiore alle vostre attività, facendovi concentrare solo sui task urgenti. Da provare, non tornerete più indietro.

L’app consente anche di inserire foto scattate al momento o file di Dropbox. Purtroppo non supporta Drive di Google o Copy o altri cloud repository, scelta sicuramente legata a voler salvaguardare Dropbox dalla concorrenza. Trovo però sia un limite. Altro limite, alcune mancante integrazioni profonde con il sistema, per cui se vi arriva l’invito per un evento, non basta un tap per accettarlo e inserirlo nel vostro calendar.

Qui secondo me gli sviluppatori dovranno lavorare sodo, mentre mi pare che negli ultimi mesi si siano un po’ arenati anche nello sviluppo di una versione desktop che non trovo affatto strategica.

Acompli

Ho provato rapidamente anche Acompli, suite molto completa che mette assieme mail, calendari, contatti. Consente di allegare facilmente gli ultimi file scambiati via mail, subito resi visibili e disponibili, o dai principali cloud storage che conosciamo.

La modalità per rinviare la lettura di un’email però l’ho trovata meno facile di Mailbox, anche se risolve il problema dei calendari, integrandoli nell’app. Non mi ha però appassionato così tanto da farmi cambiare applicazione sul telefono.

acompli-614x525

Acompli per iPhone

 

Boxer

L’ultimo provato è Boxer. Sembra potenzialmente anche il migliore. Integrato con Dropbox, Evernote, Salesforce, Facebook, ecc. C’è un ToDo facilmente raggiungibile, purtroppo però non ha una casistica preordinata di avvisi. Non l’ho potuto provare, ancora: sulla beta 4 di iOS 8 crasha che è un piacere 😉

Boxer app per iOS

Boxer app per iOS

Voi che app usate?


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iPad mania e giornali

Fa sorridere in questi giorni la frenesia da iPad che si è scatenata negli utenti e negli editori. Leggo tweet di persone che tracciano al secondo la loro spedizione, confidando nello squillo del corriere da un momento all’altro; ed altre disposte a file interminabili per acquistare l’agognato oggetto, prima di altri (c’è chi poi lo ha preso negli Usa, fresco di produzione).

Fa sorridere anche la frenesia degli editori, che cercano di utilizzare questa uscita come una rivoluzione che li riguarda da vicino e che hanno quasi contribuito ad introdurre. Spopolano dichiarazioni di prima genitura per le app de Il Corriere, La Repubblica e La Stampa. Il Corriere addirittura segnala come è stato scelto da Apple per il sito italiano. Insomma, tutti a cavalcare la tigre.

La sensazione è che navighino a vista circa la sostenibilità economica del loro business. Siamo ancora abituati ad avere informazione gratuita su Internet; i giornali vendono sempre meno; le pubblicità in quest’anno di crisi si sono ridotte… I new media sono una grossa scommessa per loro, ma nessuno mi pare abbia ancora chiaro il proprio modello di business e dunque introducono novità e cavalcano nuove opportunità in modo tattico.

Di qui il sorriso.

Che iPad abbia le potenzialità della rivoluzione è vero: Apple è riuscita in questi anni a sdoganare tecnologie da geek sulle masse, grazie al proprio design e soprattutto al proprio marketing. L’iPhone è in mano a tutti ormai, aiutando altre aziende a piazzare sul mercato i propri smartphone. Il touch screen è presente su moltissimi telefoni, quasi irrinunciabile. Insomma, credo che iPad farà quello che Kindle non era riuscito a fare fino ad oggi: conquistare il grande pubblico.

Di più: il mobile è una nuova frontiera per la pubblicità. Uno schermo più grande aiuterà di certo l’introduzione di messaggi promozionali. Se tale schermo è in mano a milioni di utenti, il gioco vale la candela.

Staremo a vedere. Io preferisco attendere, per il momento, le future generazioni di iPad. Apple è stata sempre maestra anche in questo, adottando un perfetto stile Sergej Nazarovyč Bubka: un centimetro alla volta, record dopo record, alimentando attese e desideri degli utenti. Ora non c’è la webcam, scommettiamo che per Natale ci sarà? 😉


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MacBook Air

Le nuove frontiere del marketing..

Frontiere del marketing
Un blog per aumentare i suoi lettori, organizza un concorso particolare. Estrarrà tra tutti coloro che linkeranno l’iniziativa sul proprio blog o sulla propria pagina personale, un premio appetitoso: un MacBook Air. Quanto tempo gli ci vorrà per recupare 1.700 euro con AdSense? Io non lo so, ma quasi quasi il link lo metto: Risparmiare


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Il dado è tratto

Ora ne ho veramente le balle piene. Quest’anno ho lottato con Windows almeno tre volte, per una perdita totale di tempo tra debug, ripristini, reinstallazioni e cancellazione virus di almeno una settimana. Ieri ho aggiornato alla Service Pack 3 e come per magia non si è più riavviato un bel nulla…

Tutto tempo perso. Con il MacBook che gira in casa da più di un anno, non è mai accaduto così come mai le prestazioni sono calate. A giugno ho un amico americano che va a New York e a questo punto, sfinito, gli chiederò di riportarmi un Apple nuovo di pacca, con l’intento di chiudere ogni ponte con Windows.

Via dalle balle, via dalla mia vita. La tecnologia deve essere semplice e non far perdere tempo, non complicarci la vita. Uff!

PS: sto ancora combattendo col ripristino, badate bene, da ieri…

PS2: consigliate tastiera Western Spanish?


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IcsPi

Dopo le vicissitudini di una decina di giorni addietro (virus e dintorni), ieri sera il pc si è chiuso malamente e questa mattina lo avrò riavviato almeno una cinquantina di volte, in qualsiasi modalità possibile e immaginabile. Il virus, premetto, non c’entra più nulla. Arrivato ora addirittura ad avviarsi e a farmi lanciare un utility di controllo del registro di sistema, sta scansionando da almeno un’ora e non riesco a capire se mi prende per i fondelli o se effettivamente sta compiendo il suo lavoro di controllo e verifica.

So solo che a breve l’unica strada sarà la formattazione, cosa che mi getta in uno sconforto totale (tempo buttato e qualche dato che, di riffa o di raffa, tanto va sempre perso). Ma intanto voglio continuare nella rianimazione bocca a bocca, un pò per testardaggine, un pò perché alcuni dati non li ho che sul notebook pc, un pò perché non posso permettermi due giorni di blackout. A sera, senza soluzioni convincenti, potrei fare gesti inconsulti… no, non sparerò dal balcone di casa a chicchiessia, tranquilli. Però utilizzare il notebook pc come spessore sotto ad un mobile è strada percorribile. Anche metterlo in lavastoviglie per “pulirgli” il registro, chissà.

O finire sullo store Apple e comprare un MacBook. Scelta dalla quale, dopo la virtualizzazione di Xp e i miglioramenti di Entourage, sono frenato appena da due considerazioni: una spesa in più (vabbé); l’impossibilità di utilizzare la scheda gprs/edge Tim che già posseggo e che è una pcmcia (e di adattatori usb/pcmcia non né ho trovati).

Intanto la scansione continua. Il rodimento pure.

UPDATE: ho vinto, anche stavolta, ma ci sono volute quasi 10 ore, ergo la migrazione la vedo comunque molto prossima, entro Natale, sperando di non dover maledire prima o poi anche la Mela.


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Quel figlio di trojan

Ricordo il racconto di un amico, che riferiva a sua volta il racconto di un suo amico gioielliere appena rapinato. Costui aveva ricevuto in negozio un paio di persone che avevano chiesto di vedere un pò di preziosi ma che lo avevano insospettito, tanto da decidere che se si fossero ripresentate una seconda volta non gli avrebbe aperto la porta.

“E quindi?”
“E quindi due giorni dopo sono tornati, li ho visti e…”
“E?”
“Gli ho aperto!” (preso sovrappensiero, evidentemente)

Ecco, a me ieri mattina è successa più o meno la stessa cosa. Ho scaricato due versioni di un software con eMule per testarlo e vedere se faceva al mio caso: se sì, avrei potuto decidere di acquistarlo altrimenti lo avrei rimosso. Controllo i due file e vedo che uno “pesa” una decina di Mb e l’altro pochi Kb (circa 100). Al che sentenzio che questo secondo è sicuramente un worm, un trojan o qualcosa di simile e mi dico che l’unica cosa da fare è cancellarlo. Mi arriva una telefonata, mi distraggo. Subito dopo, doppio clic su questo file! Azz…

Ecco, da ieri mattina sto combattendo con scansioni, registro di sistema, rootkit, forum vari per rimuovere quanto di dannoso è stato installato nel computer. Una guerra senza esclusioni di colpi da cui ancora non so se uscirò o meno vincitore, peraltro. Di fatto, non riesco ancora e reinstallare un antivirus (vengono installati ed al riavvio l’eseguibile sparisce).

Dunque questo post arriva via Mac. E con il post, il convincimento che appena avrò qualche euro in più in tasca, cambierò il mio attuale notebook Hp con un MacBook Pro.

Ora, à la guerre!