Il Blog di Lebowsky

"Tiente largo, ma datte 'n limite" (cit. M. Paolini)


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I pericoli delle emozioni

Siamo il Paese delle indignazioni, degli allarmi e delle decisioni prese sull’onda delle emozioni. In pratica cerchiamo di tappare falle quando queste sono già aperte e mai, mai, provvediamo affinché queste non abbiano a formarsi. Il problema è che legiferare sulla scia di un’emozione forte, di uno scuotimento profondo legato ad un fatto di sangue, difficilmente porta consiglio (e buone leggi). D’altronde, cosa attendersi da chi si lancia accuse a cadavere ancora caldo, accuse del tutto strumentali, da una parte e dall’altra? Sarebbe bella invece un’Italia capace di governare, prevedere, mettere le basi per il futuro, sempre un passo avanti agli accadimenti contingenti, come a percepirne intimamente i cambiamenti…

PS: che poi, allo svanire dell’indignazione o dell’emozione, di solito svanisce anche il problema come per magia: vedi indulto o eutanasia (non fosse per qualche volenteroso).


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La morte di Belle

Ho finito ieri sera di leggere La morte di Belle, libro di George Simenon. Ora, se qualcuno avesse intenzione di leggerlo in futuro, non porti avanti la lettura di questo post… perché ne svelerò la trama.

Ashby è un tranquillo professore in un college americano di provincia. Sposato, una vita regolare e monotona, ma rispettabilissima. Un giorno, una ragazza che ospita e che è la figlia di un’amica della moglie, viene trovata morta in casa sua, violentata. Lui non ne sa nulla ma era in casa: sospetti e giudizi della piccola comunità, anche in assenza di un arresto o di un’accusa ufficiale, minano la sua tranquilla vita. Ashby è ossessionato (questa è la parola giusta) dalla morte di Belle e dal sentirsi colpevole pur senza esserlo. Così ossessionato che tradirà la moglie una sera ed ucciderà la malcapitata conquista, per poi chiamare la polizia e costituirsi, nel ruolo che la comunità gli ha attribuito e in cui per ossessione anche lui si è rinchiuso.

Ecco, chiusa l’ultima pagina mi è venuta in mente Garlasco. C’è troppa leggerezza nei giudizi sulle persone. E troppa morbosità su crimini di questo tipo. A lungo andare, potrebbero generare mostri.


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Difesa d'ufficio (comunale)

Io che sono garantista fino al midollo, non comprendo la scelta del sindaco di Montalto di Castro di destinare soldi pubblici alla difesa di alcuni minorenni accusati di violenza sessuale. Senza entrare nella morale o in facili indignazioni, secondo il nostro ordinamento la difesa non è assicurata d’ufficio e a titolo gratuito per quegli accusati che non possono permettersi un avvocato? Se così è, perché una scelta di questo tipo, incomprensibile, inutile e socialmente inaccettabile? Se qualcuno riesce a spiegarmi…

Aggiornamento: revocato il finanziamento. Tira là.