Ci sono giornate in cui torni a casa stanco, poco contento del lavoro o sommerso da problemi, con accenni di gastrite nervosa e una chiara percezione del non sense del mondo in cui sei immerso dalla testa ai piedi, tutti i giorni, tutto l’anno. Il mondo ICT è poi assai buffo.
In alcuni casi decidi di spegnere il cervello, di accendere la televisione e di mangiare qualsiasi cosa non cucinabile che il tuo frigo ti propone. Un totale abbrutimento, con cui in realtà non migliori il tuo stato d’animo, legato alla sola pigrizia.
Ma ieri sera, stranamente, sono tornato a casa ed ho fatto ciò che più mi rilassa. Ho acceso l’impianto hi-fi (fa vecchio dire hi-fi, ma mi dà tanto gusto), ho inserito Beyond the Missouri Sky di Metheney-Haden, aperto una bottiglia di Petit Verdot di Casale del Giglio e mi sono messo a cucinare. E’ una cosa che mi distende e mi infonde benessere.
Col vuoto pneumatico che c’era in casa, sono riuscito ad organizzare comunque un delizioso piatto di pasta, paccheri Di Nola con pomodori pachino, capperi di pantelleria, cipollotto fresco e una punta di alici. A seguire, patate arrosto in salsa Aioli.
Prima e dopo, lettura sul divano al suono della musica e dello sfrigolio delle padelle. Televisione muta, animo restaurato…