Il Blog di Lebowsky

"Tiente largo, ma datte 'n limite" (cit. M. Paolini)


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iPhone, iPad, always on… or not?

Ai terminali mobili connessi ad Internet ci si abitua. Da dicembre utilizzo l’iPhone ed è talmente radicato ormai negli usi quotidiani, che se penso ad un viaggio, penso anche alla comodità di avere un navigatore, le Google Maps o delle guide turistiche in palmo di mano. Ma tra l’abitudine e l’uso c’è ancora una barriera pesante, il roaming: se esco dal mio Paese, dove bene o male ho sottoscritto un contratto flat che mi consente di stare tranquillo e non dissanguarmi, o rinuncio a queste belle abitudini o probabilmente finirò per gonfiare in modo disastroso le mie bollette.

Così quest’estate mi ritroverò in Francia e dovrò molto probabilmente disabilitare il roaming dati, limitandomi a sfruttare ogni rete wireless libera che mi circondi. Sopravviverò e forse è un modo anche questo per prendere aria dalla tecnologia invasiva che ci sta via via circuendo. Però rimane da pensare sul futuro di questi device ed in particolare dell’iPad, un dispositivo mobile che in viaggio potrebbe egregiamente sostituire il proprio notebook. Ma se in viaggio non posso navigare, che senso ha allora portarselo dietro? Ho realmente bisogno di dispositivi stand alone oggi?

Da parte sua H3G-Tre Italia qualcosa l’ha fatta, prevedendo per i Paesi UE in cui opera gli stessi piani tariffari nazionali, ovunque ci si trovi. Però non copre l’intera UE e ad esempio in Francia non c’è. Così se voglio navigare, pago 2€ per singolo Mb scambiato, un prezzo non accettabile nel 2010. Per gli altri operatori, le cose non cambiano ed i prezzi per la navigazione dati, sono esorbitanti, sempre e comunque.

L’alternativa sarebbe prendere per ogni Paese visitato, una SIM ricaricabile. Però un iPhone ad esempio va registrato con ogni SIM, ecc. ecc.; non sarebbe a quel punto attivo il nostro numero primario; dovremmo leggerci le mille condizioni in lingua previste dal nuovo operatore locale e mille altre rogne che per 15 giorni di viaggio non ha senso affrontare.

Non sarebbe allora il momento di riunire attorno ad un tavolo i vari operatori quantomeno europei e definire tariffe umane di roaming? O delle scratch card per il roaming dati, con tariffe flat ragionevoli (2 o 3 euro al giorno per 500mb?)?

Insomma, da una parte la tecnologia avanza e ci propone piccoli computer pieni di applicazioni utili in viaggio, dall’altra la rete degli operatori telefonici sembra voler dissuadere la vera mobilità con tariffe e regole penalizzanti.

Voi che esperienze avete?