Riguardo a quanto già ho scritto sulle stragi di Madrid (qui e qui), concordo con la scelta di posizioni poco originali ma “coi piedi ben saldi in terra” recuperate da Luca Sofri su Quattroeunquarto, con un collage di interventi altrui:
Angelo Panebianco sul Corriere: “L’errore è quello di non controbattere con sufficiente forza la tesi di chi in Europa va dicendo che lunica vera causa dellultima ondata di attacchi terroristici sia la guerra in Iraq. […] A tutti costoro va ricordato che la guerra è iniziata con gli attacchi dell11 settembre del 2001 ed è continuata poi con molti attentati in varie parti del mondo anche dopo quella data (e prima che ci fosse lintervento anglo-americano in Iraq). I critici di quellintervento possono benissimo continuare ad esserlo sostenendo che esso non ha contribuito a «fermare» il terrorismo ma non possono avallare la tesi secondo cui la guerra in Iraq sarebbe la vera , unica causa dellaggressione terroristica allOccidente.
Massimo Cacciari sul Corriere – “Certo, non mi pare molto saggio se il giorno dopo le elezioni dico esattamente quello che gli attentatori si aspetterebbero che io dicessi…”, riferendosi alle dichiarazioni di Zapatero espresse sull’onda dell’emozione post-elettorale/post-attentati/post-popolari.
Ecco, io sono ancora meno originale. Anche se penso che la guerra in Iraq sia stato un errore in termini assoluti, oggi mi trovo concorde nel dire che andarsene ora sarebbe un errore ancor più grande, dalle conseguenze disastrose. Per tutti, iracheni inclusi. Ciò che si può fare è accelerare semmai il passaggio ad un potere locale autonomo ed evitare per il futuro inutili bugie giustificative di guerre ingiuste.