Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma…
(Eugenio Montale, Ossi di seppia)
25 marzo 2004 alle 18:40
K. chi è? Kylie? Hi hi…
29 marzo 2004 alle 13:11
bella assai
18 giugno 2008 alle 20:45
ma montale era gay????? prima prova d’esame…prima gaf x il ministero dell’istruzione…la poesia è bellissima…ma potevano specificare ke qsta fosse dedicata ad una figura maskile…