Questa mattina ho assistito ad una scena tristissima. Tre pupazzetti di un’agenzia immobiliare con sede nel mio palazzo, appena usciti dal bar per il primo caffé della giornata hanno notato su un palo della luce un cartello della concorrenza.
Ah! Misfatto! All’armi! Così il più alto si è dato da fare fin quando non ha rimosso l’odiato vessillo dell’invasore. La cosa dà da pensare:
- saper accettare la concorrenza è la base se non del successo, di una vita lavorativa serena (e – secondo Kotler – la concorrenza è anche molla vitale per la ricerca e lo sviluppo all’interno di un’azienda)
- il togliere qualcosa d’altri senza investitura di legge è un atto a mio parere violento, censorio e arrogante; avrei voluto vedere una scena inversa e la reazione che i tre pirla avrebbero avuto nel caso in cui fosse stata un’altra agenzia a rimuovere il loro cartello (questo discorso vale in generale, sempre ed anche in politica)
- ma soprattutto: avete presente i classici agenti immobiliari giovani e rampanti? Scarpa di colore improbabile con punta squadrata ma lunghissima (tipo scarpa da clown), pantalone stretto alla caviglia modello “spadaccino”, giacca stretta ed avvitata, cravatta con cuciture in evidenza a mò di imbastitura e nodo di dimensione 1mt per 1 mt, occhiali da sole modello “aho’ quanto so’ fico”, capelli ingelatinati che nascondono circa 500gr di materia grigia, in gran parte sprecata. Argomenti preferiti al bar: calcio, motori, f… (non è filosofia).
Magari capitassero agenti immobiliari come la Stefania Rocca di “L’amore è eterno finché dura“… evidentemente sono solo film.
27 aprile 2004 alle 22:25
E’ una categoria insopportabile. Anzi sono due: gli agenti immobiliari e i pirla.
P.S. Chi ha letto e cita "La versione di Barney" è mio amico 🙂
28 aprile 2004 alle 09:36
E’ un titolo esclusivo, lo so, il Barney di cui fregio immeritatamente il mio blog 🙂
28 aprile 2004 alle 13:15
circoletto di snob! pfui!
;-P
m.