Il Blog di Lebowsky

"Tiente largo, ma datte 'n limite" (cit. M. Paolini)

Gli anni che avanzano

18 commenti

Ieri sera sono uscito e sono andato con due amici al cinema. Film prescelto, adatto al nostro mercoledì sera disimpegnato (ma abbiam fatto di peggio), Kill Bill 2. Come al solito a me mancava il primo, che mi sono fatto raccontare lungo le scale della multisala e che ho metabolizzato in dieci secondi circa.

Il film è carino, divertente, con alcune idee geniali tipiche di Tarantino, splatter quanto basta per ricordarci Pulp Fiction, d’un citazionismo sfrenato e con musiche molto belle. Che dire poi di questa donna qua, che passano gli anni e che rimane sempre affascinante… ma che non capisco per quale motivo negli ultimi tempi è sempre lampadata e lucida in viso! De gustibus… non sputandum, verrebbe da dire, visto che per questi due soli particolari non me la sentirei di fare il difficile.

Poi pizzeria fino a tarda ora. Abbiamo bevuto pochissimo, vino e grappa. Questa mattina, complice il poco sonno, mi sveglio con la bocca impastata, il mal di testa e la sensazione di essere poco sano dentro. Non più di dieci anni fa le bottiglie di qualsiasi genere venivano svuotate nella mia pancia con regolarità impressionante e la mattina dopo ero di nuovo pronto e gagliardo. Ecco, il risveglio mi ha fatto pensare che gli anni passano. Allegria…

Mordecai Richler
PS: ecco, arrivare così sarebbe mica male…

18 thoughts on “Gli anni che avanzano

  1. Avatar di Sconosciuto

    Gli effetti collaterali sono stati dolorosamente percepiti anche da un altro accolito della cricca. Gli anni passano. O la grappa era fetente (la seconda, sicuramente la seconda).

  2. Avatar di Sconosciuto

    Allora mi consolo e mi convinco che sia colpa del vino o della grappa scadenti… o la cricca è composta di vecchiacci balordi?

  3. Avatar di Sconosciuto

    Tralascio volutamente qualsiasi riferimento agli anni che passano, anche perchè a me sono sicuramente passati di più! Giusto per confermare che i gusti estetici ancora una volta combaciano nel caso di Uma (alla quale perdoniamo volentieri le due imperfezioni). Peccato per il primo volume, tra i due è quello che mi ha generato più "impatto", forse varrebbe la pena di vederlo comunque, anche dopo aver già visionato il vol II. D’accordo anche sul citazionismo esasperato ma che alla fine risulta essere un leit-motif quasi enigmistico che conferisce un valore aggiunto. Infine un abbraccio a Bobo che ritrovo con invariato piacere.

  4. Avatar di Sconosciuto

    Abbracci a Spike. (Questo blog è una melassa)

  5. Avatar di Sconosciuto

    la uma è indubbiamente una strafiga. voi siete dei vecchietti, e se lebbò spera di assomigliare al suo idolo…ehm…ehm…la grappa fetente può agevolare il proggggetto!
    vino e grappa…le quantità?
    che così in base alla quantità ingurgitata, al giro vita dichiarato dall’accolita dei rancorosi, e a qualche altra variabile, posso calcolare e rendere noto il dato statistico relativo, non so un indice di senilità?
    ))questo blog è un blob, vero, è… m.

  6. Avatar di Sconosciuto

    Io come modello ne sceglierei un altro. Che sia vivo, per lo meno…

  7. Avatar di Sconosciuto

    ma almeno ti ricordi come si chiama quell’aggeggio per tirar su la minestra dalla pentola?

  8. Avatar di Sconosciuto

    E che mi dici dei sette nani?

  9. Avatar di Sconosciuto

    lasciatelo stare, pover’uomo…m.

  10. Avatar di Sconosciuto

    e anzi chidetegli i sette re di roma ;-P M.

  11. Avatar di Sconosciuto

    NOOOOO,ZIAAAA,MI HAI RUBATO LA BATTUTA!!!!!Che INQUIETANTE TELEPATIA….:)

  12. Avatar di Sconosciuto

    Bombolo, Mestolo, Tronfiolo… e poi?

  13. Avatar di Sconosciuto

    Per chi ha letto e cita battute del libro che tengo sul comodino (inutile dire il perché, vero?): vi adoro!

  14. Avatar di Sconosciuto

    perchè sei un millantatore, lo tieni quel libro, lì

  15. Avatar di Sconosciuto

    Anche io lo tengo sul comodino. Mi ricorda quanto sono scema.

  16. Avatar di Sconosciuto

    Pensavo ci tenessi una mazza da golf PS: è bello ogni tanto prenderlo in mano ormai consunto e rileggere qualche frase qua e là.

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