Il mercato elegge i migliori. Sui libri, forse. Nella realtà le cose sono assai diverse.
Non voglio però intrattenervi con disquisizioni complesse sul gap tra teoria e pratica economica. Per certi argomenti vi conviene leggere chi ne sa molto più di me, vedi Sofia. Io sto solo qui a comunicare il mio sconcerto nel leggere sul sito di una web agency perugina un orrore d’ortografia di simil portata! Sorvolo sulla frase che precede, molto "Elio e le Storie Tese" (autostrade per noi gggiovani). Tutti a scuola, di nuovo e di corsa!
28 luglio 2005 alle 08:22
Di che ti meravigli? Lavoro da molti anni nella pubblica amministrazione capitolina e mi è capitato spessissimo di correggere errori del tipo: pomerigio,soprintentente,interragenti ecc. ecc. e non erano errori di battitura. Visto che la scuola è quello che è, basterebbe solo che i libri non venissero dai più considerati reperti archeologici scritti in un linguaggio criptico e costassero un po’ meno!
28 luglio 2005 alle 15:31
Sul prezzo dei libri, concordo… ma non so se il prezzo è la vera ed unica barriera alla diffusione della cultura. Tu continua a correggere e in qualche modo, se puoi, fai capire quanto siano gravi certi errori. Puoi essere potente ma stupido. Ed è peggio che essere low profile ma intelligenti e sagaci. Se ancora conta, in Italia.
1 agosto 2005 alle 11:14
grazie per la segnalazione!ma su certi errori c’è ben poco da fare..