Leggo che Di Pietro propone un massimo di due candidature per un politico. Gilioli fa notare come lui è stato eletto, appunto, già due volte, nel 1997 e nel 2006. Poi sbircio nei commenti e mi ricordo (retorico) di come nell’Italia dei Valori sia stato eletto un De Gregorio, changé la femme, o un Orazio Schiavone, in barba alla regola grillesca subito assunta a propria per cui nessun condannato dovrebbe sedere in parlamento. L’importante è essere coerenti…
PS: troppo ghiotta come notazione, tanto da vincere la pigrizia di questo periodo; triste invece pensare che Walter non vada poi così solo alle elezioni.