So di dire cose in controtendenza, ma non trovo così disastrose queste elezioni pur avendo votato per chi le ha perse. Cerco brevemente di argomentare il perché di questo pensiero:
- il divario tra FI e PD non è così disastroso (4% circa): semmai è la differenza di contribuzione delle liste associate a fare la differenza, Lega Nord in particolare (Idv ha comunque ottenuto un risultato per me inatteso).
- in tutte le elezioni politiche precedenti, si è SEMPRE verificata l’alternanza centrodestra-centrosinistra, dunque oltre alle considerazioni sull’eredità dell’esperienza Prodi e sulla disapprovazione di una chiamata alle urne precoce, conta secondo me una regola indipendente dalle scelte dei leader in campagna elettorale.
- comunque, un italiano su tre ha approvato le scelte di Veltroni: una buona eredità per capire che la scelta di correre da soli era corretta (vedi risultato della Sinistra Arcobaleno) e che la strada sarà lunga ma al prossimo appuntamento potrebbe essere vincente e matura. Tutto ciò, non era affatto scontato.
- in un colpo solo ci siamo tolti dal Parlamento un buon numero di partitini, col risultato – speriamo – di risparmiare su contributi ai gruppi parlamentari, ai giornali, ecc. Soprattutto, speriamo sia un primo segnale rispetto ad una razionalizzazione del nostro panorama politico (51 partiti si sono presentati a queste elezioni, non so se rendo l’idea…).
- l’affluenza se pure in calo è comunque ad uno stadio invidiabile per molti dei più grandi paesi al Mondo (a partire dagli Usa), segno che comunque ci piace scegliere e decidere (poi magari scegliamo a cazzo, però…).
- i Radicali pare saranno tutti e nove confermati in Parlamento. Se così fosse sarei contento, ma lo sarei ancor di più se riconoscessero al Pd che tanta gazzarra post firma dell’accordo era inutile.
- a Roma il Pd è il primo partito…
Ecco. Così a caldo, a meno di essersi voluti illudere con qualche sondaggio compiacente prima del voto, direi che la sconfitta era purtroppo attesa. Personalmente contavo un divario tra il 4 e il 9%. Più o meno, ci siamo. Ora rimboccate le maniche e invece di sfasciare il Pd, fatene un partito democratico che vinca in futuro.