Ma se con le comunali di Roma riuscissimo a toglierci di mezzo anche Rutelli, appeso ora ad un filo a conteggiare i potenziali voti del centro-destra al secondo turno, non sarebbe affatto male. Dopo i micro partiti, la sinistra borghese, la destra cafonal e frantumi Dc sparsi, è l’occasione per rimandare oltre Tevere il chierichetto della politica italiana. Ecco, la Binetti fuori dal Parlamento sarebbe stato anche meglio…
PS: a scanso di equivoci, sono romano e di sinistra, dunque non fraintendete: la mia è una scelta precisa, su Rutelli ho messo una croce al tempo dei referendum sulla fecondazione assistita, e mi ritengo una persona coerente.
16 aprile 2008 alle 11:33
Coerenza? Cos’è? Si mangia? Si fuma? Credo che un sacco di gente fosse assente da scuola il giorno in cui l’hanno spiegata…..
16 aprile 2008 alle 11:37
Lo so, ero l’unico in classe credo…
16 aprile 2008 alle 15:49
Meglio pochi ma buoni. E, comunque, leggere il tuo blog mi da un certo senso di fiducia nel prossimo….sei uno che la vede come me, con delle idee molto simili alle mie ….e nemmeno ti conosco. Evviva!!!! Ce ne sono altri la fuori!!! I miei amici ed io non siamo su un’isola deserta!!!! A parte gli scherzi, ci si sente meno soli. Grazie.
23 aprile 2008 alle 09:34
Non so, io abito in provincia di Cremona, quindi a me la cosa tange relativamente. Però Alemanno, insomma… no?
26 aprile 2008 alle 17:48
@Geffe: un pò anche sì, lo so…
6 Maggio 2008 alle 12:25
Bè, ora che Alemanno ha vinto, come si suol dire,
“dalla padella alla brace” caro Drugo
Solo a vedere in faccia Alemanno, mi viene voglia di suonare il Requiem -pur non essendo romano-
sayonara
Møzàrt