Il Blog di Lebowsky

"Tiente largo, ma datte 'n limite" (cit. M. Paolini)


4 commenti

Stampa intelligente

Ferrara in genere provoca, spesso lo fa passando i limiti… oggi però si è dimostrato il più posato, intelligente, ironico e provocatorio giornalista italiano. Qualcuno dirà “come sempre”, qualcun’altro “ma quando mai?”… non importa, leggetevi questa:
Il Foglio via Corriere.it


Lascia un commento

Dopo la Milano da bere…

C’era una volta la Milano da bere… oggi, dopo aver bevuto e mangiato (troppo), siamo al vomito. Carina la ricostruzione di Stampa Rassegnata (il cui nome è tutto un programma). Mentre questa mattina su radio Deejay, Linus e Nicola Savino parlavano di Corona e del fatto che ha un merito innegabile: ha fatto apparire addirittura intelligente la Moric, al confronto!


Lascia un commento

Spunti di riflessione

Da qualche giorno i commenti ad un mio vecchio post sono essi stessi più interessanti (e spunto di nuove riflessioni) del post medesimo. Per cui, linko di nuovo il post, per l’interesse di tutti e per alimentare nuovi dibattiti, ben sapendo che parlare di certe cose è mille volte meglio che “far finta” di non saperle.

Repetita juvant? O è semplicemente diabolico?


Lascia un commento

Rincoglionito

Mi sono reso conto che era l’8 marzo solo stasera a cena, quando ho realizzato che l’unica tavolata di uomini presente in pizzeria era la nostra, mentre attorno erano SOLO tavolate di donne (truccatissime, tiratissime, allegrissime…).

PS: ed il nostro tavolo per tutta la sera ha parlato di moto, in modo del tutto autoreferenziale, ignorando l’universo che lo circondava (truccatissimo, tiratissimo, allegrissimo, …). Olé


Lascia un commento

Dolce del giorno

Pandora! Se vi state chiedendo se sono diventato improvvisamente pazzo, la risposta è… forse.

I ritmi di lavoro sono massacranti in questi giorni e perdo qualche colpo, di certo qualche post. Quante cose da dire restano inespresse! Sono poi due giorni che faccio lezione in alcune scuole medie di Roma, su richiesta di un nostro committente per cui dobbiamo realizzare un dvd multimediale: vado e cerco di spiegare, con un brutale downgrade di linguaggio tecnico, cosa farà la mia società a partire dal loro lavoro di ricerca e raccolta di materiale storico.

Insegnare mi è sempre piaciuto molto, per cui lo faccio volentieri anche se in fondo debbo incastrare questa attività in un calendario già saturo di impegni. Non sto a dirvi e confermarvi quanto si dice su qualsiasi media: i ragazzi di oggi sono assai diversi da come eravamo noi ieri. Ad esser sincero mi stanno abbastanza ad ascoltare, magari mi tocca ogni tanto mostrare la faccia cattiva, ma senza mai minacciare con le forbici nessuno…

Oggi però sono rimasto basito quando un ragazzo di III media ha detto al professore presente in aula: “A professò, ma che je scureggia er cervello!”. E il professore ha ironizzato sulla cosa. Ai tempi miei era nota e magari anche un sano ceffone (per quanto sono contrario all’uso delle mani come strumento pedagogico).

Comunque, nel pomeriggio tra un impegno e l’altro ho però giocato con Pandora. Cos’è? Una radio on line. Ma la playlist la scegliete voi: inserite il nome di un cantante o di una canzone e create la vostra radio, che manderà in rotazione canzoni assonanti per stile con quella che avete scelto.

Più che divertente. Geniale. Buon divertimento a tutti voi!

PS: attendiamo intanto la fiducia al Senato, con sana rassegnazione e un pizzico di cinismo


5 commenti

Lavori in corso

Sto terminando il passaggio del mio blog da dBlog (che bene mi ha accompagnato fino a qui e per cui ringrazio Marlenek) a WordPress. Per questo motivo e per il poco tempo libero che ho in questo periodo, vedrete qualche impaginazione temporanea del nuovo Lebowsky.it e svariati errori. Grazie per la pazienza 😉

Aggiornamento del 14-02-2007: il tema l’ho trovato, ora debbo “SOLO” personalizzarlo (avessi il tempo).


5 commenti

Di musica, anni che passano, costumi che cambiano

Ieri sera sono andato al Big Mama, un locale storico in quel di Roma dove si sono sempre esibiti gruppi e cantanti rock&blues. Su invito di un amico sono andato dunque ad ascoltare i Mad Dogs, una cover band composta di musicisti britannici, bravissimi, che ormai da anni vivono in Italia e calcano le scene (dai ’60, con questa formazione ma anche suonando con nomi illustri della scena rock mondiale). Sono Dave Sumner alla chitarra e voce, George Sims sempre alla chitarra, Mick Brill al basso e voce, Derek Wilson alla batteria ed una new entry alle tastiere, Marco Quagliozzi.

Appena entrato nel locale mi sono accorto o ricordato di due cose. La prima è che sto invecchiando: l’ho capito perché era una vita che non entravo in un piccolo locale ad ascoltare un concerto bevendo una birra, dopo tanti auditorium, tendastrisce e palazzetti più grandi; e perché il parterre era composto da quasi tutti quarantenni che tenevano felici il ritmo di canzoni "vecchie" come fossero ragazzini (me incluso), mentre sul palco si esibivano dei bravissimi musicisti incanutiti. Ad estraniarsi, una scena un pò surreale invero.

La seconda è che la musica rock-blues degli anni settanta è sempre meravigliosa. Cream, Clapton, Beatles, Led Zeppelin, Allman Brothers, Mayall, Deep Purple e chi più ne ha più ne metta… e troppi ne tralascio qui! E ieri ho fatto una bella scorpacciata di cover eseguite bene (per finire, meravigliosa White room dei Cream!).

Tornando a casa cercavo alla radio qualche pietra miliare della musica da ascoltare ad alto volume, con l’unico risultato di vedermi confermare che poche radio trasmettono musica decente (anche nuova, ma di qualità e non destinata a morire nel giro di un mese di heavy rotation). Così, nello zapping furioso, pensavo ad alcune cose che ho voglia di condividere.

Leggendo Playlist di Luca Sofri ho condiviso l’analisi di come la digitalizzazione della musica ne abbia cambiato le modalità di fruizione. Siamo passati in trent’anni scarsi dai concept album, lunghi, lunghissimi e monotema (es. The Wall dei Pink Floyd o Tommy degli Who) alle canzoni sparse e singole. Dagli Lp alla Playlist appunto, dove compongo ciò che voglio ascoltare grazie ad un lettore mp3. Fino a ritrovarsi canzoni sfuse che non avremmo mai acquistato, se incluse in un Lp. Credo oltre l’effetto mp3/file sharing ci sia stato anche un effetto Mtv/Radio/Tv, che ha indotto un tipo di consumo diverso del prodotto canzone.

Il vinile prima (soprattutto) e il cd poi, comunque richiedevano un attenzione e una riverenza verso il prodotto, originale o meno. Gli Lp erano oggetti da toccare, sensuali ed erotici nel desiderio che stimolavano del tatto. E comunque i cd mi portavano ugualmente a catalogarli in libreria secondo un ordine, addirittura a ritagliare e fotocopiare le copertine per restituire un’immagine decente ad una copia masterizzata… Oggi è tutto in un computer o in un iPod. Comodissimo. Mi ci sono piegato anche io. Però non è cambiato solo il formato: è cambiato il modo di fruire della musica, come dicevo prima, e questo invece mi dispiace.

Con un link strano ho associato un altro pensiero. Il blog è un piacevole esercizio di scrittura, mi piace scrivere e quando posso e quando ho qualcosa da scrivere, lo faccio. Anche il blog però, come gli sms, le mail e tutte le novità che consentono alle persone di comunicare, ha modificato il nostro modo di scrivere o se non quello, la modalità con cui ci si pone di fronte alla scrittura.

Prima amavo scrivere per me, magari sempre al computer, su un bel foglio bianco di Word. L’obiettivo era scrivere un romanzo. Obiettivo mai raggiunto: per perfezionismo, perché finivo per arenarmi sulle prime trenta pagine correggendole senza sosta e senza sbocco, e per l’incapacità di strutturare un percorso ed un filo certi e solidi fin dall’inizio, finendo invece per non riconoscermi più nemmeno nei personaggi che davano vita allo scritto. Però c’era un obiettivo preciso, unitario, che avrebbe richiesto coerenza per almeno cento-centocinquanta pagine.

Ora no: si scrivono i post. L’argomento cambia di continuo, il linguaggio spesso, la brevità e la sintesi e la chiarezza sono i nuovi obiettivi. Col risultato che mi diverto un mondo ma poi a casa non ho più la fantasia e la memoria di provare almeno a superare quella maledetta trentesima pagina! E’ un superamento o una rinuncia? O non è anche un imbarbarimento della qualità di scrittura, piegata al nuovo mezzo? Non lo so, perché poi si era fatto tardi e ho deciso di frenare i pensieri.

Per ora sono contento di aver ascoltato tanta bella musica dal vivo.


Lascia un commento

Ribadisco

Per fortuna che sono anziani… ma che noia certo accanimento affatto terapeutico!

da Corriere.it, Ultim’ora:
Ruini: no a eutanasia e accanimento
«La volontá del malato, attuale o anticipata o espressa attraverso un suo fiduciario scelto liberamente, e quella dei suoi familiari, non possono avere per oggetto la decisione di togliere la vita al malato stesso». È questo il giudizio espresso questo pomeriggio dal cardinale Camillo Ruini in merito alla discussione in corso sul cosiddetto testamento biologico e sulla questione dell’eutanasia. Ruini ha ribadito il no a qualsiasi forma di eutanasia, quindi ha spiegato che su queste materie non per forza è necessaria una legge.