Il Blog di Lebowsky

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Cosa c'è di Nuovo?

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Il Nuovo?

Ci pensavo proprio ieri: che fine avrà fatto il Nuovo? Casualmente oggi, navigando su alcuni blog, vedo recuperato l’argomento. Verrebbe da dire, c’era una volta il Nuovo…

Per chi non conosce la storia, qualche link e qualche accenno (spero di pubblicare qualcosa di più organico a breve, dunque non pretendete nulla da questo post che è solo un pensiero appuntato al volo su un post-it stropicciato).

Con gran clamore l’esperienza di un giornale solo ed esclusivamente online (dunque non una testata giornalistica traghettata in Rete) fu lanciata da giornali e televisioni, che ospitarono nella prima settimana l’allora Direttore che promuoveva l’iniziativa editoriale. Nel tempo acquisì un discreto numero di contatti e le due redazioni, Milano e Roma, lavoravano alacremente. Insomma, alla fine aveva un suo pubblico. L’editore di riferimento era E.Biscom, anche lei particolarmente famosa in quel periodo (anche per la quotazione in Borsa nel periodo della bolla speculativa). La pubblicità in Rete non mantiene due redazioni, ma il Nuovo aveva trovato strade alternative molto remunerative: i redazionali per Telecom Italia (chiamati iniziative speciali) o la fornitura di contenuti per Poste ed aziende varie, ad esempio. I debiti però c’erano, immagino. Tanto che ad un certo punto la proprietà passa da E.Biscom a HDC Group (Luigi Crespi, you know?).

Le parole furono di grandi speranze e rilanci. Fatto sta che un certo giorno la sede di Roma viene spostata nel palazzo HDC. Dove? Negli scantinati. Coincidenze. Beh, anche i servizi telematici furono ridotti: mail con spazi di storage ridicoli, banda di connessione minima, agenzie di stampa tagliate (anche qui causa insolvenze). Non sono proprio bei segnali, anche se dall’alto si parlava di uno scintillante futuro. Era anche il momento, penso, di una lesa indipendenza editoriale. So per certo però che gli editoriali di Marini (per citarne uno) erano a dir poco esilaranti.

Il destino HDC si avvita, il Nuovo vacilla. Comitati di redazione da una parte, voci tranquillizzanti dall’altra. Alla fine però Fastweb stacca la spina: il debito accumulato era divenuto insostenibile. Alla bell’e meglio, si rattoppa una versione senza archivi e la si mette on line all’indirizzo web di HDC. Nemmeno il cambio-mnt del dominio all’inizio!

E oggi? Oggi la redazione romana prima e poi quella milanese hanno chiuso. Posti a perdere. Un’iniziativa gettata al vento da parte del management, forse. Non saprei.
So che oggi mentre l’home page riporta la data corretta i contenuti sono fermi al 27 febbraio scorso. Come un orologio rotto durante un incidente. Una specie di monito.

Un saluto sentito a chi lavorava al Nuovo, ça va sans dire.

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