Possedere una moto o un motorino oggi è molto pericoloso. Non solo perché rischi la vita ogni giorno grazie a signore imbrilloccate che guidano con il telefono (quasi…), furgoni che improvvisamente invertono la marcia fottendosene della segnaletica orizzontale e di te, povero cristo, che arrivi spedito… No. Oggi rischi ancora di più perché basta una minima infrazione perché la tua moto non sia più tua.
Siamo passati dalle multe e dai sequestri amministrativi di 30 giorni ai sequestri a vita: perdi la proprietà del mezzo, tout court. Per cosa? Ad esempio se porti un oggetto che viene giudicato non saldamente ancorato al mezzo. O se risulta che hai una mano impegnata in altre faccende. La lista è lunga e la trovate QUI (è un Pdf).
Sono assurde la discrezionalità lasciata nell’applicazione della legge, per cui anche pulire la visiera con una mano potrebbe essere sufficiente a perdere la proprietà del mezzo; la disparità di trattamento tra motociclisti e automibilisti, visto che la confisca definitiva del mezzo non è prevista per i secondi; la follia del principio, la negazione dei diritti sulla proprietà anche per reati minimi; l’impatto sociale, per cui chi ha i soldi ricompra il mezzo e chi non li ha… andrà per sempre a piedi.
Intanto firmate la petizione, please.
14 settembre 2005 alle 11:14
Cioè tu guidi bene e gli altri no?
14 settembre 2005 alle 15:37
In primis, non guido male. Detto ciò, che è off topic quasi quanto il tuo commento, il post fa riferimento ad una legge ingiusta ed a mio modo di vedere anche incostituzionale, che penalizza solo chi guida un mezzo a due ruote.Non sono perfetto, cazzate ne faccio anche io, ma il succo era altro, spero fosse abbastanza chiaro.
15 settembre 2005 alle 01:51
Era chiaro sì! (o insinui che oltre che in auto le donne, me compresa, una vetero- femminista,tengano il cellulare all’orecchio anche quando leggono?) è stato l'”imbrilloccate” a lasciarmi perplessa…è un modo sottile e (permettimi senza offenderti)un pò subdolo di far identificare una donna stereotipata appartenente ad una certa classesociale…ingioiellata con auto e cell e abbastanza deficiente da far rischiare la vita al prossimo.Che ci vuoi fare? Quando si parla di donne al negativo, perdo la testa. Eppoi scusa, essere in regola con casco e tutto il resto dovrebbe tranquillizzare qualcuno, almeno i genitori. Parli di minime infrazioni,posso essere d’accordo, forse hanno esagerato ma se i motociclisti, con il sequestro come deterrente, la smetteranno di sorpassarmi sulla destra proprio mentre mi preparo a girare da quel lato eviteranno a me un infarto e a se stessi un ricovero al Cto.
15 settembre 2005 alle 10:23
Classe sociale? Veramente possono essere “imbrilloccate” donne di tutti i tipi, di destra o di sinistra, nobili, intellettuali o di “borgata”. Non credo esista più una distinzione in tal senso. Anzi, paradossalmente una certa ostentazione è proprio segno di una classe sociale – come la chiami tu – arricchita. Eppoi esistono uomini e donne che guidano male, arroganti o prepotenti, a prescindere dal sesso e dalla classe sociale. Comunque, non distogliamo il nostro ragionamento dal cuore del problema. Hai ragione, bisogna rispettare le regole del codice. Sono il primo a crederlo. Sono anche però convinto che le regole debbano prevedere pene proporzionate al crimine. La cosa più grave in questo caso è la discrezionalità del giudizio, per cui se sono in viaggio da molte ore in moto e alzo il sedere dalla sella, teoricamente potrei trovare una pattuglia zelante che mi ferma e che mi sottrae il mezzo “per sempre”. E’ il sequestro a vita che mi lascia soprattutto perplesso. Credo cozzi in primo luogo con la nostra Costituzione, poscia con il buon senso. Dico solo che una legge di questo tipo o viene fatta PER TUTTI, senza distinzione di ruote, due o quattro o sedici, o non deve esser fatta. A te piacerebbe un sequestro a vita della tua auto per non avere allacciato le cinture? Ciao