Guardavo un interessante speciale su RaiTre qualche giorno fa, incentrato sulle figure dei fratelli Rosselli, di De Bosis e di Sturzo. Mi è tornato in mente un lavoro (cdrom e web) realizzato qualche anno addietro per l’Istituto Luigi Sturzo, sull’identità europea nei luoghi storici dell’esilio e i personaggi che entrarono a far parte delle schede storiche. Una lunga e difficile storia antifascista per l’Italia.
Insomma, senza dilungarsi: De Bosis, che morì al rientro da un’impresa originale come il sorvolo di Roma nell’ottobre del 1931 per lanciare 400mila volantini che spronavano gli italiani a resistere contro il regime fascista, fondò pochi anni prima un’associazione clandestina antiregime. Si chiamava Alleanza Nazionale. Me ne ero proprio dimenticato, oibò.
Mi chiedo solo se i dirigenti dell’attuale partito conoscessero questa storia o se un caso di destino insolente e burlone li abbia portati a scegliere come nome quello di un’associazione clandestina e antifascista. Ripeto, non conosco così bene la storia del partito per rispondere, ma qualcuno di voi potrà certo illuminarmi.
16 settembre 2005 alle 13:37
eh io non sono di sicuro la persona più adatta…
16 settembre 2005 alle 13:49
Non posso darti certezze ma dubito fortemente che l’odierno partito, nato verso il ’95 dalle ceneri del Movimento Sociale, abbia tratto il proprio nome da quello…
20 settembre 2005 alle 11:10
Concordo… e sorrido di gusto all’ironia della sorte.
20 settembre 2005 alle 20:12
“Mi chiedo solo se i dirigenti dell’attuale partito conoscessero questa storia”. Caro Lebowsky ho la sensazione che tu sia troppo benevolo nei confronti della cultura dei politici. Le persone colte (purtroppo…) non hanno il tempo di fare i politici (almeno a vita). O no?
16 dicembre 2005 alle 00:53
ehm… dubito che mai ci abbiano potuto pensare… La storia di De Bosis è poco nota agli antifascisti, figuriamoci agli ex! Per un caso, sono l’autore di quel programma su Rai3!
16 dicembre 2005 alle 10:22
Giovanni, il mondo è veramente piccolo! Comunque, complimenti per il programma: è uno di quegli esempi nobili di pubblico servizio. Della serie: la tv non è obbligata a produrre solo spazzatura! Ciao