Martedì sera porto a cena un collega di Torino e parcheggio l’auto su Lungotevere Farnesina (per intenderci, verso Piazza Trilussa). Tempo due ore finiamo di mangiare e torniamo all’auto. Da lontano mi accorgo che il finestrino posteriore è estremamente pulito, trasparente… No! E’ rotto: qualche simpaticone ha pensato bene di poggiare un cacciavite sul telaio e – premendo verso l’interno – far saltare il vetro (e mi ha detto anche bene, perché se tirava verso l’esterno rovinava pure il profilo). Ha poi tirato giù il sedile posteriore e ha portato via una borsa che per fortuna conteneva solo un paio di attrezzi da lavoro (cacciaviti e similari invecchiati nelle varie auto che ho girato).
Di qui parte la rottura di balle. Passo subito ai Carabinieri per la denuncia. Risposta al citofono: "mi spiace, ma prendiamo le denunce solo fino alle 20 di sera". Mi armo di pazienza e torno la mattina dopo, mercoledì, alle 8.30. Tralascio le volte che ho dovuto spostare l’auto per mostrargliela e per riparcheggiarla in una zona dove ogni parcheggio è un miraggio… La denuncia fila via liscia, la persona è cortese. Tranne per il fatto che mi ha lasciato solo nella stanza più volte, con tanto di pistola d’ordinanza sulla scrivania a trenta centimetri da me.
Poi ogni tanto senti al tg che ne ammazzano uno…
Il pomeriggio sostituisco il vetro e tutto si chiude. La macchina è aziendale dunque nemmeno grava sul mio portafoglio, cosa che indubbiamente ha ridotto la gastrite e l’incazzatura che mi sarebbe venuta in caso contrario.
9 febbraio 2006 alle 15:59
Cazzo che vita avventurosa che c’hai… fortissimo!
9 febbraio 2006 alle 19:35
sei attratto da quelli in divisa?io pureahahhaha;)