Sono pochi (provate a prendere un taxi a Termini o a Linate nelle ore di punta), costano cari (molto più che all’estero) e rompono anche i maroni… L’Italia delle categorie si riaffaccia dalla finestra e dopo le contestazioni immediate post-decreto Bersani, i taxisti scendono di nuovo in piazza. Per la precisione a Piazza Venezia, creando disagi ben intuibili al traffico ed alla circolazione (già sofferente) della Capitale.
Spero che una volta tanto la politica mostri gli attributi e non si faccia spaventare da una categoria che si sta conquistando la fama di inciviltà; bene contestare in democrazia, ma con delle regole e senza violenza. La prepotenza e la tracotanza non sono contestazioni democratiche. Non lo è prendere a calci e pugni l’auto di Mussi, né aggredire un collega che decide lo stesso di lavorare né tantomeno bloccare una città contravvenendo al codice della strada.
Dunque, spero che inizino a fioccar multe a tutte quelle auto bianche in doppia fila, in mezzo alla strada o che non caricano un cliente (è un servizio pubblico, con tanto di licenza che in alcuni casi considererei adatta alla revoca). E se qualcuno dice che hanno pagato tanti soldi una licenza, dico che mi dispiace ma anche che se il sistema non è stato modificato prima ed è sbagliato, non si può per questo procrastinare all’infinito una situazione di errore o inefficienza.
L’interesse pubblico viene prima di quello singolo o di una categoria. Pugno duro, durissimo… e vediamo se rientra la protesta strumentale e conservativa che stanno portando avanti.
14 luglio 2006 alle 16:12
Parli così ma non sai nulla della loro protesta. Se vuoi ospitare a casa tua più di 40.000 persone. Continua pure a parlar in questo modo!
14 luglio 2006 alle 16:30
sono cari perchè siamo il paese europeo con la benzina più cara, le assicurazioni più care eccè ovvio che tutto va a cascata sul prezzo del consumatore. per i farmaci da banco il governo è succube delle coop e non ha le palle per mettere il prezzo europeo.
15 luglio 2006 alle 14:42
Bene, questo volevo: scatenare la polemica. E direi che quando si toccano gli interessi di una categoria o di una conventincola, nonché scelte politiche, è facile che qualcuno spari strumentalizzi (e spari cazzate).In ordine: prendo taxi tutto l’anno per lavoro, per tratte urbane ma anche extraurbane, A Roma, Torino, Milano, ecc., auto bianche o ncc; ogni volta faccio lunghe chiacchierate con i tassisti cercando pareri e confronti; a Roma ho assistito alla rivolta contro Rutelli che si scatenò tanti anni fa quando l’ex sindaco voleva aggiungere qualche licenza a quelle già distribuite. Ergo, conosco meglio di quanto pensi l’argomento, solerosale. Ribadisco i miei pensieri e non mi spaventa affatto il confronto: in vita mia ho affrontato faccia a faccia persone assai meno raccomandabili, carino/a.A gpg: vero, da noi costa tutto tanto, e per questo le liberalizzazioni e le mannaie debbono andare a colpire assicurazioni, concession
15 luglio 2006 alle 14:44
A gpg: vero, da noi costa tutto tanto, e per questo le liberalizzazioni e le mannaie debbono andare a colpire assicurazioni, concessioni stradali, rete di distribuzione carburanti, ecc. Detto questo, però, i prezzi sono cari anche perché è insufficiente l’offerta e perché questa è gestita da poche coperative. E nessuno viene lasciato libero di autogestirsi, di essere imprenditore di se stesso: le aggressioni incivili a colleghi che volevano in ogni caso lavorare in questi giorni mi sembrano assolutamente lineari e coerenti con la realtà. Sui farmaci e le coop… che palle! Sembri capace solo di dare del comunista ad un avversario politico. Qualche motivazione più complessa? Forse non ne sei capace…
22 luglio 2006 alle 23:56
MANIFESTAZIONE 26 LUGLIO DAVANTI PALAZZO FARNESINA – ci sei? 🙂 lascia una firma, sal passaparola