Ci sono fatti che vengono raccontati sui giornali, dai politici, da chi in ogni modo fa comunicazione, partendo dal capo e non dalla coda. E’ più facile, meno oneroso e a volte risponde anche a logiche di comodo. Così, sull’affaire Telecom, dopo veline, arresti, intercettazioni e signor rossi che si dimettono, arriviamo alle proposte di acquisto da parte di operatori stranieri e scoppia un gran polverone.
Peccato che spesso nel polverone, sia difficile scorgere i particolari. Il rumore di fondo è così assordante che i sussurri, i cinguettii, spariscono. Ci sono, restano, ma non li sentiamo. Dunque tutti a interrogarsi sulla vendibilità di una Telecom e – per la prima volta (!) – di neutralità della Rete (cosa che ho sempre sentito ma solo in convegni e tra persone addette al settore ICT).
Un interessante articolo di Quintarelli (ex i.Net per intenderci, poi a capo dell’Aiip, ecc. ecc.) punta i riflettori su questioni primigenie rispetto alle questioni di finanza che trovano così largo spazio sui giornali. Con un pò di pazienza, merita una lettura.
12 aprile 2007 alle 22:14
grazie, s.
13 aprile 2007 alle 00:07
grazie a te stefano, per il lavoro che porti avanti di tua sponte da anni…