Bella prova anche ieri in Parlamento. Tocca ringraziare ancora una volta Cossiga, cari miei. E complimenti ancora una volta alla Binetti che si è rifiutata di votare una norma che condanna atti discriminatori anche in relazione al genere della persona (gay o etero, ad esempio). Le famose larghe vedute di alcuni cattolici, la tolleranza e l’amore per il prossimo tanto decantati. Se un giorno la incontrerò, spero porgerà l’altra guancia…
9 dicembre 2007 alle 09:36
Beh, la tolleranza non è dell’animo umano. Ti ricordo un passo (meraviglioso) dell’amatissimo Richler:
“Ah, davvero” dico, mettendo via l’ennesimo ancorino da covare in santa pace. Secondo Miriam era quella la mia vera passione. “Accidenti Barney, c’è chi colleziona francobolli, o scatole di fiammiferi” mi ha detto una volta. “Tu collezioni rancori”.
9 dicembre 2007 alle 09:38
errore di battitura: ennesimo rancorino…
9 dicembre 2007 alle 10:57
Lo so, il rancore è una debolezza umana di cui tutti più o meno sono vittime (a partire dal sottoscritto). Magari siamo anche esseri contraddittori… solo che per quanto dia ragione a Luca Sofri (http://www.wittgenstein.it/post/20071207_77381.html) verso la Binetti e la Margherita di rancori ne ho tanti e temo assai giustificati. Rancori politici ma anche umani, perché il calpestio continuo dei diritti della persona, sia essa sposata, convivente, etero o omo, iniziano ad essere indigeribili e irricevibili.