Uno.
Nella pozza di cacca in cui avrebbe dovuto “navigare” Ferrara è stato lanciato un sasso e l’onda sta sommergendo tutti i media, cosa un pò imbarazzante perché come al solito la dice lunga sullo stato della nostra società e sull’attenzione alle questioni di contorno piuttosto che ai problemi reali.
Due.
Il fatto che le parole non sono pietre ma nemmeno aria, è avvalorato dal numero di commenti accidiosi, volgari, violenti e stupidi che via via si stanno assommando in blog e giornali. Luttazzi ha lanciato parole, gli altri si preparano a scagliar pietre. Facendo peraltro un pessimo servizio al loro “assistito”.
Tre.
In una società civile la libertà non è infinita ma si misura sul rispetto delle regole di convivenza e non solo delle leggi. Ovvero, ci sono leggi non scritte, legate al buon senso, al rispetto reciproco e alle abitudini acquisite, parimenti importanti. Insomma, non è sufficiente inneggiare ai Tribunali come come bilancia del giusto/consentito.
Quattro.
In una società privata, un editore è libero di scegliere la linea del proprio giornale o canale televisivo, con buona pace di tutti. Ne risponderà sugli ascolti, magari. Dire che non può mi sembra contrastare col concetto di mercato cui dobbiamo, volenti o nolenti, confrontarci.
Cinque.
Complottismo sempre e comunque, oscuri disegni e giochi di potere… che palle! Ma una volta provare a leggere la realtà senza ideologie o preconcetti? Se Ferrara vi sta antipatico, non necessariamente un’offesa alla sua persona , se tale è, deve essere difesa a spada tratta. Si può anche riconoscere un errore del proprio “beniamino” senza per questo sostenere la “vittima”. Ho letto addirittura che dietro questa cacciata c’è stato il lavoro della Chiesa, tanto attaccata (ed a ragione) da Luttazzi. Bene, benissimo: se così è, male ha fatto Luttazzi a dare motivo alla rete di sospenderlo, a fornirne il pretesto.
Sei.
Mi sono così stancato a leggerne, che mi pare un pò assurdo essere arrivato fino al punto sei. Magari di cose da dire ce ne sarebbero ancora tante, certo, ma alimentare ulteriormente la polemica forse è inutile. Ecco, forse che Luttazzi in trasmissione da Ferrara dovrebbe andarci, dimostrando coraggio e idee oltre che aprirsi al confronto con uno dei suoi bersagli prediletti.
10 dicembre 2007 alle 11:11
Io non inneggio ai tribunali. Decontestualizzare è facile per dire qualunque cosa.
10 dicembre 2007 alle 11:16
Hai ragione, la mia è una semplificazione. Usata per citare un passaggio del tuo post e dire che, secondo me, non necessariamente occorra il tribunale per condannare un comportamento.
11 dicembre 2007 alle 09:11
Sono d’accordo con Lebowsky. Non spetta a me mettere i confini alla satira, ma alzi la mano chi ha riso su quella battuta. Penso che sia molto facile ridurre tutto a cacca, a odio, a offese dirette, che ci vuole? Basta accendere le telecamere in mezzo al traffico o in un pronto soccorso o durante la fila alle poste. Non c’è bisogno di un artista con tanto di scenografia e di pagare un’intera squadra di tecnichi per dare dello stronzo a qualcuno, mi dispiace… Mi aspettavo qualcosa di più sofisticato.