Dispiace fare quello che dice io l’avevo detto, però… prima del ballottaggio, dati del primo turno alla mano, contestavo agli amici la tranquillità con cui credevano nella vittoria di Rutelli a Roma. Oggi posso dire che avevo ragione e che ci avevo visto lungo (caso quasi unico…).
In realtà, avevo fatto anche peggio augurandomi la sconfitta di Rutelli, che considero non più votabile dopo alcune scelte politiche degli ultimi anni. Oggi leggo in giro che l’antipatia non è solo mia e la cosa un pò mi conforta. Certo, tocca ora vedere cosa ci attende.
Ci metto poca ideologia e molto pragmatismo. Non voglio cadere nella trappola del disfattismo ideologico, anzi preferisco quasi sperare che Alemanno possa esprimersi positivamente come sindaco. Certo la candidatura del Pd fosse stata diversa, avrei votato anche stavolta. Ma Rutelli, proprio no, grazie tante.
A questo punto trovo stucchevole che qualcuno chieda già la testa di Veltroni, ora che invece deve dimostrare le proprie capacità, il proprio disegno, il proprio progetto. Bisogna fare il Pd e una nuova classe dirigente, sul serio, da qui alle prossime elezioni. Imparando anche questa lezione: Binetti & Co. non necessariamente porta voti sufficienti…
4 Maggio 2008 alle 11:49
Beh quando stai sotto di quaranta voti a seggio rispetto a zingaretti è qualcosa di più di un’antipatia.
13 Maggio 2008 alle 15:22
favoloso questo blog. ti ho messo tra i miei preferiti