Da bambini, se ci si sbagliava ad indicare destra e sinistra (concetti allora solo spaziali), ci veniva detto scherzando di farci un bel fiocco su una delle due mani, così da non sbagliarsi la volta successiva. Oggi si ha l’impressione, riferendosi a concetti politici e non più spaziali, che la nostra sinistra abbia spesso problemi a definirsi, a dire quali sono i valori fondanti e su cui definire programmi, strategie, accordi, identità.
Premesso questo, ieri sera ero al cinema con degli amici e nel guardare i trailers ormai infiniti che precedono la proiezione, è partito il promo del nuovo film di Salvatores, Happy Family. La prima cosa che mi è venuta in mente e che ho detto ad alta voce è stata: “Possibile che tutti i registi di sinistra nei loro film mostrino sempre case favolose, bellissime, anche se i protagonisti sono persone normali? Ma chi si può permettere quelle case?”.
Risposta lapidaria dell’amico: “E’ per questo che continuano a perdere le elezioni”.
Ecco. Sintesi quanto mai azzeccata.