Ieri sera ho seguito con gusto Raiperunanotte, un esperimento di social TV riuscito, nuovo, interessante anche per le sue possibili conseguenze sulla percezione dei media alternativi alla televisione. Una presa di coscienza che questi esistono e che molti italiani iniziano ad utilizzarli con frequenza. In sé un esperimento riuscito, dati ascolti e followers vari. E debbo ammettere che è stato un evento con alto potere catartico… liberatorio e rigenerante.
Tolti Venditti e Morgan, addirittura imbarazzanti, il resto della trasmissione è stato interessante, pur se a senso unico. Ma va da sé, sono i frutti della censura, che instilla anticorpi e genera reazioni forti e contrarie. Sopra le righe, come sempre, Daniele Luttazzi, che però ha forse più di tutti esemplificato il tipo di relazione che sussiste tra italiani e Silvio Berlusconi. Eppoi, dopo 8 anni di esilio, direi che se lo poteva anche permettere.
Ma oggi a mente fredda, penso alle altre 364 notti e di ieri sera, mi resta la sensazione che un po’ si sia fatto il gioco del Premier. Il parlare sempre di lui, negli anni gli ha portato solo benefici. Il martirio rende forti, in qualche modo. E questo lo sa anche Santoro, che ci ha giocato varie volte, anche sbeffeggiando chi lo aveva votato alle europee (io così ho percepito le sue scelte post pronunciamento del tribunale).
Dunque, bene ieri sera, ma da oggi ci vogliono idee, coerenza, programmi, etica (non quella da primi della classe della sinistra da salotto… presa sempre poi con le mani nel sacco). Insomma, ci vogliono argomenti propri, forti e veri. L’attacco frontale all’avversario non vale da solo il voto. E se lo vale, non garantisce la governabilità della coalizione.
26 marzo 2010 alle 13:47
Qualcuno dovrebbe essere capace di raccogliere queste idee…o forse non conviene?
Ma perchè dobbiamo essere sempre dentro un mercato?
29 marzo 2010 alle 14:16
Più che di convenienza, parlerei di capacità. L’impressione è che l’opposizione politica non sia in grado di fare fino in fondo ciò che deve…