Mi riferisco al ragionamento di Luca Sofri su Wittgenstein:
Se il tuo esercito compie dei misfatti, per quanto tu ne sia scandalizzato e dispiaciuto, paghi: è il tuo esercito. Se le armi di distruzione di massa non le hai trovate – e avevi detto che cerano – sarai stato in buona fede quanto vuoi, e capire come stavano le cose sarà stato difficilissimo: ma è successo, paghi. Lassenza di dolo non può essere salvifica. A testimoniare delle capacità sono i risultati, non la buona volontà. A testimoniare dei fallimenti, idem. Senza rancore, senza gogna, senza caccia alluomo: se ne vada Rumsfeld, se ne vada Blair, se ne vadano sempre quelli sotto la cui responsabilità è avvenuto il fallimento. Dignitosamente, prendendo atto di come sono andate le cose.
Aggiungo: questa regola vale sempre, in pace come in guerra, in politica internazionale come in quella interna, nella gestione della cosa pubblica come di quella privata. Questione di dignità. Appunto: parola desueta oggi giorno.
18 Maggio 2004 alle 23:12
Lo hai detto, parola desueta.